Emozioni di ansia e paura
“Ma ricordati sempre che i mostri non muoiono. Quello che muore è la paura che ti incutono”
Cesare Pavese
L’ansia è una stato psicologico parente stretto della paura. L’ansia e la paura sono due emozioni simili nella loro manifestazione fisiologica: sintomi fisici quali tachicardia, respirazione affannosa, sudorazione, senso di nodo alla gola…
Provare ansia è un’esperienza spiacevole anche perchè i pensieri che l’accompagnano sono negativi ed invadenti.
Inoltre, spesso ci si sente diversi da tutti gli altri, strani, a volte addirittura “pazzi”. Per questo spesso l’ansioso vive se stesso come una persona diversa dagli altri, rifugiandosi nella propria solitudine.
Quando si soffre d’ansia?
Soffro di ansia quando:
- evito un posto pubblico, soprattutto se non accompagnato;
- “lascio” che l’auto la guidino gli altri;
- voglio sempre guidare io;
- la paura del sesso mi impedisce di avere una sana relazione;
- tardo ad uscire di casa finchè tutto non è in perfetto ordine;
- mi sento costretto a controllare più volte di non aver commesso errori al lavoro;
- devo tornare più volte a controllare la chiusura della porta di casa o dell’automobile;
- terrorizzato dalla sporcizia, evito in modo assoluto i bagni pubblici, se non adottando infinite precauzioni;
- sono tormentato dai dubbi e certi pensieri proprio non se ne vogliono andare;
- temo continuamente che ai miei cari possa succedere qualcosa di pericoloso;
- evito il più possibile di uscire di casa da solo;
- ogni segno fisico mi spinge a chiedere rassicurazioni continue al medico;
- mi sento costretto a seguire sempre lo stesso ordine nel fare le cose.
Trattamento ansia e attacchi di panico
Ansia e attacchi di panico, se non trattati possono portare a profondi disagi che anticipano una minaccia inconscia e sconosciuta che produce uno stato di allarme che permane nel tempo provocando disturbi somatici.
Il percorso di psicoterapia permette di imparare a riconoscerli quanto prima e farsi sostenere nella loro risoluzione.
Il supporto farmacologico, anche se prescritto da un medico, non sempre è sufficiente a risolvere un disturbo d’ansia. I farmaci ansiolitici intervengono, ove necessari, agendo chimicamente sui sintomi fisiologici facendoci sentire subito meglio, ma non vanno ad agire sulle vere cause che ci hanno portato allo stato di malessere.
L’obiettivo del mio lavoro terapeutico è quello di portare il cliente ad apprendere una nuova forma di gestione dell’ansia, modificando il modo di interpretare situazioni ed eventi e intervenire su emozioni e pensieri disfunzionali che ne conseguono.